La recensione di A Plague Tale Innocence per PS5

Ultimo aggiornamento: 25.04.24

 

Il bellissimo gioco di Asobo Studio arriva anche su PS5, con i dovuti miglioramenti alla risoluzione e al frame rate che ci si aspettava.

 

A Plague Tale Innocence è la storia di Amicia e Hugo, una ragazzina e il suo fratellino che si ritrovano a dover affrontare una terribile epidemia nella Francia medievale. Il titolo catalogabile come action in terza persona è uscito per PS4 e PC nel 2019, raccogliendo un buon consenso della critica e ancor di più dal pubblico.

 

A Plague Tale Innocence – Recensione

Giocabilità

Lo studio francese Asobo si è ispirato largamente alle produzioni Naughty Dog e più precisamente al primo The Last of Us. Il concetto infatti è molto simile: il giocatore dovrà usare le sue abilità per sopravvivere e proteggere un NPC, in questo caso rappresentato dal piccolo Hugo. Il bambino, afflitto da una misteriosa malattia, è nel mirino della terribile inquisizione che dopo aver ucciso i genitori di Amicia e Hugo si lancia al loro inseguimento.

E così, nei panni di Amicia vi troverete a dover usare l’ingegno più che la forza bruta per poter sopravvivere. D’altronde la nostra eroina è ancora una ragazzina che non può competere contro cavalieri e uomini in armatura, per questo potrà avvalersi solo della sua fida fionda e di tattiche ‘stealth’.

In alcune sezioni di gioco sarà assolutamente necessario nascondersi e usare pietre o giare per creare dei diversivi sonori in grado di distrarre gli inseguitori, per poi sgattaiolare via con il piccolo Hugo. Hugo nel gioco avrà un ruolo importante a livello narrativo, ma parteciperà attivamente anche alla risoluzione dei puzzle ambientali. In alcune situazioni sarà necessario lasciare Hugo da solo per affrontare determinate situazioni, o magari chiedere al bambino di aprire delle porte. L’esperienza di gioco è piuttosto lineare, ma il level design finemente realizzato e allineato perfettamente con la narrazione, rende il tutto fluido e avvincente.

Nel corso dell’avventura troverete anche materiali grazie ai quali potenziare la vostra fionda, usando dei particolari tavoli da lavoro. Grazie a questi ‘upgrade’ sarà possibile usare l’arma per annientare i nemici, eseguendo precisi colpi alla testa. Questo però non trasforma A Plague Tale: Innocence in un gioco d’azione, infatti queste occasioni si presenteranno raramente.

Gli esseri umani di A Plague Tale però non sono l’unica minaccia per Amicia e Hugo. Nei sotterranei più scuri si annidano infatti dei terribili topi neri, in grado di divorare qualsiasi cosa, riducendo una persona in un mucchio di ossa in pochi secondi. Quando si viene circondati dagli orrendi roditori, sarà necessario usare il fuoco delle torce e dei bracieri per poterli tenere lontani. In alcuni casi saremo costretti a usare la fionda per creare dei diversivi e passare senza venire attaccati. Queste sezioni sono le migliori del gioco, nonché le più originali.

In generale la sfida è abbastanza bassa: ogni tanto capiterà di sbagliare qualche mossa e di vedere la schermata del Game Over, ma la natura ‘story driven’ del titolo mette a disposizione una singola soluzione per ogni problema che incontrerete, quindi non dovrete fare altro che riprovarci. A Plague Tale: Innocence non è certo un gioco che intende risultare impegnativo a livello di gameplay, ma se siete gamer navigati potrete intraprendere l’avventura di Amicia e Hugo con la modalità difficile che toglie qualsiasi indicazione visiva dei puzzle ambientali e aggiunge un filo di tensione in più all’esperienza.

Grafica e sonoro

Il team ha fatto un lavoro davvero incredibile per la presentazione visiva del gioco, curando tutte le ambientazioni in modo meticoloso. Piccole cittadine medioevali, chiese abbandonate e paesaggi mozzafiato sono un vero spettacolo da vedere. Anche le animazioni dei personaggi raggiungono buoni livelli, specialmente quelle di Amicia e di Hugo che rendono l’esperienza più coinvolgente e verosimile.

La dinamica delle fiamme per tenere lontani i terribili topi della piaga è il fiore all’occhiello, con alcuni giochi di luce davvero ben realizzati e che si possono apprezzare ancora di più grazie ai 60 fps raggiunti su PS5. Vedere centinaia di topi girare contemporaneamente sullo scenario fa sempre un certo effetto, specialmente quando li si disperde con la luce e questi tornano nei cunicoli e nelle tane. Ogni tanto ci sono lievi cali di frame rate, ma niente che comprometta l’esperienza di gioco. Qua e là capita di vedere anche qualche ‘asset’ replicato, come elementi dello scenario e NPC, ma visto che questo succede anche in grosse produzioni, possiamo chiudere un occhio.

Nonostante siano passati quasi 3 anni dalla sua prima uscita, il gioco è invecchiato comunque bene, inoltre su PS5 è possibile goderselo in 2K per un dettaglio delle immagini decisamente più elevato rispetto all’HD delle vecchie console. Certo, il massimo lo si raggiunge ancora su un PC con una scheda in grado di supportare il 4K, ma possiamo comunque ritenerci soddisfatti.

Ottima anche la colonna sonora e il doppiaggio, con gli attori che convincono con una performance di alto livello e tracce azzeccate che accompagnano l’azione o i momenti più tranquilli.

Narrazione

Non possiamo fare molti spoiler sulla storia del gioco, ma possiamo dirvi che la narrazione e i dialoghi sono scritti davvero molto bene. La regia non ha niente da invidiare ai titoli in terza persona di Naughty Dog, con una costruzione dei livelli davvero incredibile che non risulta mai monotona e sfrutta perfettamente l’alternanza tra incontri con nemici umani e quelli con i topi. Hugo e Amicia inoltre sono personaggi verosimili e si comportano proprio come una ragazzina e un bambino. Non a caso A Plague Tale: Innocence viene ancora considerato come uno dei migliori giochi PS5, inoltre a breve potremo vedere il suo seguito A Plague Tale: Requiem. L’attesissimo Requiem uscirà solo su console di nuova generazione e su PC.

 

 

 

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